FORMALE-INFORMALE: CONSIGLI DI STILE
Chi scrive una lettera deve scegliere con cura lo stile del linguaggio.
Questo può essere libero, spontaneo, vicino al parlato se la lettera è personale e viene rivolta ad un destinatario conosciuto e vicino alla vita del mittente; in questo caso si usa un registro informale, dove sono presenti modi di dire spesso coloriti ed espressioni gergali.
Al contrario, se il destinatario è una persona poco conosciuta al mittente o lontana dalla sua vita affettiva allora il registro sarà formale, cioè più “freddo”, impersonale e distaccato.
I MODI DI DIRE: scegli alcune espressioni, spiega il significato con le tue parole (se riesci prova a svolgere una brevissima ricerca per capire da dove provengono queste “strane” espressioni)
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Fare orecchie da mercante
Mangiare la foglia
Rimboccarsi le maniche
Prendere la palla al balzo
Vuotare il sacco
Essere in bolletta
Essere al verde
Cascare dalle nuvole
Fare fiasco
Fare il diavolo a quattro
Essere al settimo cielo
Restare di stucco
Uccello del malaugurio
A caval donato non si guarda in bocca
Avere la coda di paglia
Dare un colpo al cerchio ed uno alla botte
Fatto trenta fai trentuno
Il gioco non vale la candela
In bocca al lupo
O.K.
Pesce d’Aprile
Piove Governo ladro!
Pronto?
Sano come un pesce
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Dare un colpo al cerchio e uno alla botte:
Barcamenarsi tra due contendenti, evitando di assumere una posizione netta, dando ragione un po’ all’uno e un po’ all’altro.
Il significato di ”fare fiasco” è insucesso, esito negativo
O.K.= Segnalare qualcosa o negli SMS o MMS o nelle e-mail , o segnalare qualcosa per dire va bene .
Rimboccarsi le maniche: mettersi a lavorare bene e con buona volontà
RESTARE DI STUCCO:lo stesso che restare di sasso, restare di sale, restare come un allocco; significa provare una tale sorpresa da rimanere sbalorditi, senza parola, come impietriti.
FATTO TRENTA FAI TRENTUNO significa:E’ una frase che viene attribuita storicamente a Papa Leone X che nel 1517 doveva nominare alcuni nuovi cardinali. Con grande lavoro, arrivò a stilare la lista finale, arrivando a ben 30 nomi, già un numero consistente. Alla fine, però, si accorse di non aver aggiunto un prelato di grandi meriti e fama, non potendo escludere nessun cardinale, aggiunse il nome all’elenco, pronunciando le celebri parole: ” Abbiamo fatto 30, facciamo 31!”
prendere la palla al balzo vuol dire prendere un’ occasione quando capita
PESCE D’APRILE=Approfittare di un’occasione o dedicarsi a qualcosa con grande entusiasmo, irruenza e decisione.
SIGNIFICATO DI UCCELLO DEL MALAUGURIO: a proposito di chi fa sempre previsioni pessimistiche: menagramo, iettatore.
Piove governo ladro significa: Battuta che si ripete scherzosamente a proposito dell’abitudine dì addossare al governo, alle autorità, allo Stato la colpa di ogni inconveniente. La inventò, a commento di una vignetta, Casimiro Teja, direttore del giornale umoristico Il Pasquino, nel 1861, dopo che una manifestazione indetta dai mazziniani torinesi non si era potuta svolgere, non a causa di divieti governativi, ma di un acquazzone
IN BOCCA AL LUPO: per far capire che nonostante la situazione sia difficile, si spera che la persona a cui si fa l’augurio riesca a cavarsela lo stesso. 😛
ESSERE AL SETTIMO CIELO:Non stare più nella pelle dalla contentezza. Secondo la concezione tolemaica, accettata ed elaborata dalla Chiesa fino al XVI secolo, la Terra era centro dell’universo, circondata da nove (e poi dieci) “cieli”, immaginarie sfere concentriche di grandezza sempre maggiore, lungo le prime sette delle quali rotavano la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove, Saturno. Nell’ottavo cielo stavano le stelle fisse (il “firmamento”); il nono era il cielo di Dio. Il settimo cielo era il più alto grado di elevazione. di avvicinamento alla gioia celeste, concepibile per uomini in carne e ossa.
MANGIARE LA FOGLIA: intendere prontamente il senso del discorso; capire subito le intenzioni altrui.
IL GIOCO NON VALE LA CANDELA:questa espressione indica che nel XVI le classi sociali più basse avevano anche famiglie con giocatori d’ azzardo che a causa delle loro perdite non potevano permettersi neanche la candela per farsi luce durante la notte.
AVERE LA CODA DI PAGLIA: essere sempre sul chi vive, allarmarsi alla minima allusione sfavorevole, discolparsi senza neppure essere accusati, non avendo la coscienza tranquilla. Come chi avesse un’immaginaria coda di paglia e quindi un sacrosanto timore dei fiammiferi.