Mi chiamo Lilo e sono ancora un puledro ma presto diventerò un adulto.
Sono alto e ho il mantello marrone, mia mamma è di color nero, mentre mio padre ha la mia stessa tinta. Mia madre mi aveva detto che sarei diventato un cavallo da monta americana quindi mi avrebbero messo una piccola coperta e
un oggetto dagli uomini chiamato sella, che mi avrebbero legato intorno alla pancia.
Non mi piaceva molto l’idea perché volevo stare libero nei paddock a galoppare e a brucare.
Un giorno mi presero e mi portarono in un campo dove c’era un palo con due sporgenze, appena mi avvicinai mi innervosii e mi spaventai.
Infine mi legarono e capii che quell’esercizio serviva per abituare i cavalli a stare legati, mi alzai perché mi dava fastidio.
Quando ebbi finto la mia lezione mi attaccarono una corda lunga e cominciarono a farmi girare, a mano a mano che giravo l’uomo si allontanava sempre di più fino ad arrivare in un punto centrale.
Al termine di questa seconda lezione mi riportarono nel mio paddock dove chiamai mia madre e le raccontai le mie avventure. Il giorno seguente mi presero e mi portarono dove c’erano altri cavalli chiusi in gabbie più piccole della mia stalla, pensai tra me e me: -Che brutto essere chiusi lì dentro!
Vicino a me c’era un cavallo di nome Max che se ne stava legato ad aspettare che arrivasse la sua padroncina Karen : l’avrebbe usato per praticare il suo sport “il volteggio”cioè gli saltava sulla schiena facendo figure strane e scendendo da varie parti del suo corpo.
Io gli chiesi se anch’io sarei stato addestrato per quello sport, ma Max mi rispose che ero stato destinato alla monta western.
Dopo queste parole mi ricordai che mia madre mi aveva detto la stessa frase.
Passai una notte tranquilla, ma il canto del gallo mi svegliò e sul mio grande muso spuntò un broncio perché volevo stare a dormire ancora un po’!
Però un cosa mi tirò su di morale: dopo due giorni sarei diventato maggiorenne.
Nel frattempo mi vennero a prendere per il mio addestramento quotidiano, non ero in vena ma dovevo farlo lo stesso.
I due giorni passarono velocemente: era finalmente giunto il mio compleanno.
Sapevo che mia madre e i miei amici mi avrebbero preparato una festa ed ero emozionato.
Tornato dall’addestramento entrai nel paddock sentii :”AUGURI LILO”.
Da quel giorno finirono i miei addestramenti: ero pronto per gareggiare!
THE END
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PIC
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il testo mi piace e molto bello il disegno!!!!!!!!!!! e poi mi piacciono tantissimo i cavalli:):)
a me non piace il disegno.
comunque è abbastanza carino
il disegno è colorato un po’ male, ma comunque è bello lo stesso
mi raccomando senza offesa per chi lha scritto
non ho capito niente di questo testo!
BELLISSIMO!!!!!! Complimenti a chi la scritto!!!
si bello
Davvero ben scritto, DAVVERO BELLO!!!!
siete stati davvero bravissimi. COMPLIMENTI!!!!!!!
SUPER BELLO questo testo!!!!! 🙂 🙂 🙂
veramente bello!!! Complimenti 🙂
davvero un testo scritto molto bene dalla lettura scorrevole; anche se siete agli inizi, cari amici di prima, scrivete davvero molto bene!!!!
qualcuno me la puo spiegare ?
non ho capito molto la fine del testo 😛
Mi è piaciuto molto !
Bravo .
Bello!
Mi piace molto!
COMPLIMENTISSIMI!!! Sono fiera dello scrittore/scrittrice! =)
Bellissimo testo 🙂
Bellissimo testo, complimenti!!!!! 🙂
molto bello questo testo!!